"Dream Hacking": e se potessimo controllare i nostri sogni?

E se potessimo influenzare i nostri sogni, distorcerli a nostro piacimento o addirittura dirottare un incubo? Non è più solo fantascienza in stile Inception . I ricercatori del prestigioso MIT stanno lavorando a un dispositivo in grado di intervenire direttamente nei nostri sogni.
Il progetto si chiama Dormio. Combina un guanto dotato di sensori con un braccialetto che monitora i cicli del sonno. L'obiettivo? Intervenire in un momento specifico, chiamato ipnagogia, la fase in cui ci troviamo a metà strada tra la veglia e il sonno, altamente ricettivi alle suggestioni esterne.
Durante questa finestra temporale, il cervello è particolarmente malleabile. Dormio sfrutta questo momento per emettere una parola, una frase o persino un odore, influenzando il contenuto del sogno. Ad esempio, quando viene suggerita la frase " pensa a un albero" , il 65% dei partecipanti ha effettivamente sognato alberi, in forme sorprendenti: un'auto che si trasforma in un albero, o persino sogni ispirati a "La fabbrica di cioccolato" con una fontana di cioccolato.
Le potenziali applicazioni sono molteplici:
- Trattare gli incubi ricorrenti o aiutare i pazienti affetti da disturbo da stress post-traumatico, come alcuni soldati di ritorno dalle zone di guerra.
- Apprendimento o creatività : alcuni ricercatori sperano che il dispositivo possa aiutare le persone a imparare una lingua mentre dormono o a stimolare l'immaginazione di artisti e inventori.
- Doping creativo , ispirato alle tecniche utilizzate da Dalì, Edison, Poe o Tesla, che si addormentavano con una palla in mano per poi risvegliarsi in uno stato di semi-coscienza e scrivere i propri sogni.
Nonostante queste promesse, Dormio è in fase di ricerca e sviluppo da cinque anni e non è ancora disponibile in commercio. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito web ufficiale del progetto.

L'accesso al subconscio non si limita a scopi terapeutici o creativi. Il concetto di "dream hacking" solleva anche questioni etiche.
- Le applicazioni militari potrebbero mirare a suggerire idee o estrarre informazioni.
- Il marketing vede in questo un potenziale enorme: negli Stati Uniti, uno studio rivela che il 75% dei professionisti del settore prevede di utilizzare tecnologie simili per influenzare i sogni dei consumatori.
- Già nel 2021, il marchio di birra Coors aveva sperimentato il concetto offrendo lattine gratuite a chi accettava di ascoltare per 8 ore una colonna sonora, presumibilmente pensata per far sognare i partecipanti al marchio.
Sebbene l'idea di entrare nei sogni rimanga affascinante, solleva interrogativi reali sulla manipolazione del nostro subconscio e sui limiti della tecnologia.
RMC